Le creme spalmabili
Alla nocciola, al cioccolato, al pistacchio; quante volte abbiamo sentito parlare di creme spalmabili?
Chi non si è mai concesso una pausa di fronte alla bontà di una fetta di pane fresco cosparsa con una di queste prelibatezze?
Ma a quali caratteristiche devono corrispondere questi prodotti per essere definiti “creme spalmabili“?
E come scegliere in modo consapevole la varietà più adatta alle nostre esigenze, senza penalizzare la qualità degli ingredienti?
Iniziamo a scoprire l’origine di questa preparazione antichissima, le cui radici affondano in oltre duecento anni di storia.
Qual è la loro storia?
Prima di parlare della nascita di quella che sarà la capostipite di tutte le creme spalmabili, la Nutella, è doveroso sapere che anche questo prodotto, che ha fatto la storia dell’industria dolciaria, deriva a sua volta da una preparazione più antica, che si lega a doppio filo con l’identità culturale del Piemonte: il gianduiotto.
Correva l’anno 1800 e Torino, da poco occupata dalle truppe napoleoniche, andava incontro ad una crisi sempre più crescente dell’industria dolciaria, dettata dalla difficoltà di approvvigionare i numerosi commercianti di fave di cacao, elemento essenziale per uno dei prodotti più diffusi dell’epoca: i cioccolatini.
A causa di questa difficoltà fu necessario trovare una risorsa alternativa per poter garantire la produzione di queste delizie, largamente consumate sulle tavole dei più influenti buongustai; la soluzione fu trovata negli abbondanti e celebri noccioleti, che da sempre avevano definito l’identità di questo territorio, e al frutto di questi ultimi: la nocciola.
Le nocciole, che erano state per secoli un simbolo distintivo del Piemonte, vennero finemente sminuzzate e aggiunte al poco cacao disponibile, portando alla nascita dell’ancora oggi famoso cioccolato gianduja.
Da questa invenzione sensazionale torniamo ai giorni nostri, e per la precisione nel 1946, quando, appena terminato il secondo conflitto mondiale, ancora una volta la scarsità di materie prime ispirò un pasticcere torinese, Pietro Ferrero e lo spinse ad elaborare ulteriormente la ricetta della pasta di nocciole.
In quel momento nacque la Supercrema, che nel 1964 venne ribattezzata Nutella, dal figlio Michele Ferrero.
Che caratteristiche deve avere una crema spalmabile?
Le principali tipologie di creme spalmabili:
Crema spalmabile alla nocciola
Crema spalmabile al pistacchio
Crema spalmabile al cacao
Crema spalmabile al cioccolato
Le creme spalmabili per esigenze particolari:
Crema spalmabile senza zuccheri
Crema spalmabile senza lattosio
Crema spalmabile vegana
crema spalmabile proteica
Preparare la crema spalmabile fatta in casa, è possibile?